La Stampa – Di Profilo – La meglio Europa degli artigiani d’arte

By Chiara Beria di ArgentineLa meglio Europa. Nel suo laboratorio di Versailles Catherine Rivière crea magici carillon inventando su richiesta del committente scene e personaggi. è di Modena il maestro liutaio Lorenzo Frignani, vero artista del legno che restaura e conserva antichi strumenti musicali ai quali ...

By Chiara Beria di Argentine

La meglio Europa. Nel suo laboratorio di Versailles Catherine Rivière crea magici carillon inventando su richiesta del committente scene e personaggi. è di Modena il maestro liutaio Lorenzo Frignani, vero artista del legno che restaura e conserva antichi strumenti musicali ai quali dedica anche pregevoli cataloghi. Nato in Cina e cresciuto in Danimarca, Niels Huang miscelando antiche tecniche cinesi e nordico design fa interessanti ceramiche. A Durbuy in Vallonia c’è l’atelier di Alain Lovenberg, uno degli ultimi, eccelsi incisori d’armi: tra i suoi clienti principi arabi, oligarchi russi e il regista Steven Spielberg. Con il suo telaio riproduce antiche stoffe d’ispirazione moresca, Nade Favreua, tessitrice che vive vicino a Granada; l’inglese Humphrey Bowden costruisce scenografiche fontane da giardino a forma di piante con l’acqua che zampilla tra rami e foglie. L’argentiere tedesco, Ismael Condez Ruiz, propone eleganti portasigari, l’olandese Sergei Kirilov fa mobili laccati e lo svizzero Florian Despond magnifici tetti con le tegole di legno o ardesia. Sono alcuni dei quasi 1700 nomi raccolti da «Mad’in Europe», il primo sito sugli artigiani d’arte ideato a Bruxelles da Madina Benvenuti, una lady nelle cui vene scorre una vera passione per gli ideali europeisti. «Io amo molto l’Europa», rivendica Benvenuti, nata a Friburgo («La Svizzera dal punto di vista culturale è sempre Europa») da padre italiano, Ferrante Benvenuti e madre alsaziana, Bertrande de Mullenheim che si erano conosciuti a Strasburgo. Altro che mura. «Cresciuta in Italia per anni ho vissuto a Parigi poi, a Düsseldorf e, dal 2008, a Bruxelles. Le mie idee sono controcorrente? Solo in Europa c’è un simile patrimonio culturale! Ancora oggi ci copiano tutto.Il punto è che abbiamo un sacco di problemi d’identità. Il mio progetto, è nato da queste riflessioni. Mi piace andare in Usa e dire: “Comprate l’eccellenza europea!”. Del resto, forse era destino che anch’io facessi qualcosa per sostenere l’unificazione». 

Rewind. Lodovico Benvenuti, il nonno cremonese della signora è una di quelle misconosciute figure che andrebbero studiate a scuola. Antifascista e partigiano, eletto nel 1946 all’Assemblea Costituente, sottosegretario al Commercio estero con Ugo La Malfa, collaboratore di Altiero Spinelli, Alcide De Gasperi, Gaetano Martino, sottosegretario agli Esteri nei governi Pella e Scelba; Benvenuti nel 1957, dopo la firma dei Trattati di Roma, fu nominato segretario generale del Consiglio d’Europa, prestigiosa carica che mantenne fino al 1964. «Quando morì nel 1966 avevo solo 6 mesi. Il mio nome di battesimo è Marie Adelaide, fu lui a dire di chiamarmi più semplicemente Madina. Tutta la sua vita mi ha molto ispirato». Collaboratrice a Parigi del gruppo Expansion e fondatrice di agenzie fotografiche, Madina Benvenuti che parla 5 lingue narra d’essersi specializzata nel web quando la rivoluzione numerica ha imposto archivi digitali di contenuti e foto. Sposata al giurista Fabrizio Minneci, chief legal officier del gruppo Ferrero, nel 2013 con 4 soci ha creato il sito che offre preziosi contatti di lavoro ad artigiani d’alta qualità ma a rischio d’estinzione: «I talenti non mancano ma parliamo di microimprese (da una a 10 persone al massimo)che non hanno nè tempo nè mezzi per fare marketing».  

Iscriversi a «Mad’in Europe» è gratis però bisogna rispondere ad alcuni criteri: avere una dimensione piccola, lavorare non per hobby e, soprattutto, in Europa. Dopo aver selezionato in soli 3 anni dalla Polonia a Malta i quasi 1700 maestri artigiani («Ormai ho un database di 10 mila nomi!») Madina Benvenuti, che finora non ha guadagnato un solo euro, sta per lanciare le prime vendite online e una versione del sito anche in tedesco («La Germania ha bravissimi artigiani») dopo quelle in inglese, francese, italiano e spagnolo. Domanda: dopo Brexit eliminerà quelli inglesi? Mi risponde: «Assolutamente no, erano e sono i benvenuti in “Mad’in Europe”. Anzi. Molti di loro mi scrivono che sono disperati».  

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